CPU
Processing units : indica il numero dei core installati in macchina , in assenza di altri processor pools definiti sono tutti assegnati ad uno shared processor pool.
- Cap o no cap :
A livello di profilo della Lpar possiamo definire sostanzialmente due modalità:
Uncapped
in questa modalità il profilo prevede l’impostazione di un valore di minimum cpu, ovvero il valore minimo garantito alla lpar, in mancanza del quale la lpar non si avvia, il desired ossia il valore di default assegnato alla lpar in presenza di cicli disponibili, ed il maximum che in questo caso perde di significato dal momento che la partizione uncapped può attingere dalloshared processor pool del server in caso di necessità seguendo un meccanismo di priorità basato su un “peso” assegnato al profilo della partizione.
Capped
in questo caso i valori minimum e desired sono identici al caso precedente ed il maximum si comporta come limite massimo del valore assegnato , sia esso processing unit, virtual cpus , ecc.
- Virtual cpus e processing units:
Una regola fondamentale per il disegno di un profilo lpar riguarda il rapporto tra le physical processing units e le virtual cpus; infatti è bene fare in modo che il numero delle desired vcpus coincida con il maximum processing units . Per esempio se ho 1 vp posso usare solo fino 1 PU anche se la partizione è uncapped e magari lo shared processor pool potrebbe permettere alla lpar di scalare il numero di cpu utilizzabili; il numero delle vcpus rappresenta il limite fino a cui attingere risorse libere quando richiesto, oltre il valore di “entitled capacity”.
Nota: si rimanda al documento allegato
P7_virtualization_bestpractice.doc
prelevato al link: